Dal naming alla fase di avvio del racconto comunicativo di una start-up, anzi di una vera e propria idea di community: il caso Foodbusters.


Iniziare un lavoro nell’ambito della comunicazione e del marketing è sempre entusiasmante per chi ama questo lavoro, lo è ancora di più quando si inizia un progetto del tutto nuovo e spesso “inesplorato”.
La soddisfazione più grande tuttavia consiste nell’adoperarsi per contribuire al successo di un’attività del tutto nuova sia essa una start-up, il marchio di una nuova azienda o un imnportante “contenitore” di novità esclusive.
In questo caso m’è capitato una cosa ancora più stimolante, ossia la necessità di dare un volto ed un’immagine nuova ad una realtà di per sé innovativa, in un ambito indubbiamente tutto ancora da scoprire.
Si è trattato di dare forma ed appeal ad una realtà che si posiziona, nell’ottica dell’impresa sociale, nell’ambito del recupero delle eccedenze alimentari.
Il I compito è stato quello di trovare una denominazione valida, credibile oltre che “posizionante” agli occhi delle persone, la stessa denominazione che oltre allo[…]

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Dal naming alla fase di avvio del racconto comunicativo di una start-up, anzi di una vera e propria idea di community: il caso Foodbusters.
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