Probabilmente avrete già sentito parlare del fatto che, facendo una media di tutti i colori presenti sul web, si ottiene l’arancione. Ma già soltanto eliminando dal conteggio i tramonti e selfie, si rimane con il quadro visivo CSS, fatto di testi, menu e altri elementi di graphic design.
Nel 2014, John Herrman ha deciso di catalogare anche le più impercettibili differenze dei blu utilizzati nei siti web con maggior traffico. L’ultima analisi ci viene offerta dalle nuove visualizzazioni di Paul Herbert.
Herbert ha estrapolato i codici dei colori dalla top ten mondiale dei siti web, che includono i noti affezionati al blu: Google, Facebook e Twitter.
Non si tratta soltanto del colore blu di default #0000EE (l’hyperlink, per intenderci), individuabile in quasi tutti i siti. Si tratta di una vera e propria cascata di blu che partono dal blu cielo e saturano fino quasi al nero. Si direbbe che tutti i web designer partano dal blu prima di scegliere il colore[…]
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