In Italia il lavoro c’è, mancano le competenze. Pochi ci crederanno ma nel settore tecnologico non si trovano figure professionali all’altezza delle richieste del mercato. Un gap che ha tra i responsabili il sistema d’istruzione italiano, e in particolar modo l’Università.
A chiedere uno sforzo in più alla scuola del nostro Paese è la Microsoft che proprio in queste settimane sta cercando cinquanta profili in Italia e più di 350 in Europa. L’azienda, leader mondiale nel software, nei servizi e nelle tecnologie Internet, è pronta ad inserire immediatamente queste persone nel proprio team ma trovare talenti, in Italia, non è per nulla facile.
A due mesi dall’annuncio su 50 figure ricercate (25 senior e 25 junior) è riuscita ad individuare 15 senior e una decina di giovani. Il problema è la mancanza di competenze.
Il fenomeno si chiama “mismatching” ovvero il gap tra la richiesta di skill specifiche da parte delle aziende e le capacità dei candidati.
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