Software VS hardware: chi vincerà la sfida dell’auto del futuro?


Qualche giorno fa, in uno dei pochi in cui mi sono permesso una colazione casalinga ad un orario decente, ho notato, con immenso piacere come il palinsesto mattutino di Italia Uno prevedesse ancora qualcuno di quei telefilm (una parola dal gusto un po’ anni ‘90), che vedevo durante il mio periodo scolastico.
Il mio preferito, e che ancora catalizza la mattinata dei convalescenti italiani che non vanno a scuola o al lavoro, è Supercar (originalmente Knight Rider) che racconta le avventure di Michael Knight, cavaliere/giustiziere che imperversa nel countryside americano per salvare, come da copione, i buoni dai cattivi.
Il suo “cavallo”, una Pontiac Firebird Trans Am, era però quello che a quei tempi mi affascinava di più: KITT (acronimo di Knight Industries Two Thousand), la macchina pensante dotata di un’intelligenza artificiale avanguardistica, e valoroso sparring partner del cotonato David Hasselhoff.
Guardando ad oggi, le innovazioni immaginate dai[…]

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