A chi mi chiede com’è Torino


A chi mi chiede com’è Torino io racconto di quella volta che dovevo andare a un evento, una specie di mercatino chic.
Un’amica che partecipava al mercatino mi invita, io dico sì, mi segno la data sul calendario, e poi quando viene il giorno ci vado. Era un sabato pomeriggio e il mercatino era in centro, e questo ti faceva capire da subito la serietà dell’evento, perché per i torinesi veri tutte le cose che si svolgono fuori dal centro sono praticamente in provincia: non ci si va, perché «non ho ben presente cosa c’è oltre la Gran Madre». (Via Po: centro. Piazza Carlina: centro. Via Maria Vittoria, che è a 20 metri da via Po: non centro. Non chiedetemi perché.)
Vado all’indirizzo dell’evento e capisco che si tratta di un interno cortile (traduzione: è una cosa intima e curata). Il cancello è chiuso. Ho sbagliato giorno? No. Ho sbagliato indirizzo? No. Mi guardo intorno per cercare eventuali locandine dell’evento, ma niente. Non c’è un volantino, non c’è un biglietto[…]

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