“La democrazia non è uno sport da spettatori” ha detto una volta Michael Moore. Quello che il regista americano ha tralasciato è che senza trasparenza non ci può essere democrazia e, in Italia, chiedere trasparenza può diventare un affare costoso e dall’esito molto incerto e lontano.
Chi scrive lo ha sperimentato in prima persona con il ricorso al Tar contro il Ministero delle Economie e delle Finanze, al quale ha chiesto di conoscere i contratti derivati sul debito pubblico che costano milioni di euro ai cittadini italiani. Una curiosità che mi è costata oltre al contributo di 500 euro per fare ricorso, una condanna al pagamento delle spese legali che ha il sapore di una sanzione visto che il Mef stesso aveva ammesso di non aver risposto alla richiesta di accesso perché ha smarrito la posta elettronica certificata che gli ho mandato.
Quella del Mef è un’esperienza tutt’altro che finita (a luglio sarò davanti al Consiglio di Stato grazie a fondi già[…]
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