Quel “Nido del cuculo” a Menlo Park. Il filo rosso tra cultura psichedelica e Silicon Valley, da Ken Kesey a Stewart Brand a Steve Jobs

Martedì scorso erano 40 anni. Il 29 marzo 1976 Jack Nicholson ritirò l’Oscar di miglior attore per la sua straordinaria interpretazione di Randle Patrick McMurphy, protagonista di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (One Flew Over the Cuckoo’s Nest), girato l’anno prima da Milos Forman, uno dei tre film ad aver vinto tutti e cinque gli Oscar principali, inserito in tutte le classifiche fra i cento migliori film della storia del cinema.
La cultura antiautoritaria che ancora guida la New Economy
La vicenda del paziente ribelle e anticonformista, che sovverte le regole opprimenti dell’ospedale psichiatrico fondato su terapie coercitive, insegna ai ricoverati una trasgressione alla ricerca della felicità in un crescendo dal drammatico finale, fu un enorme successo. In sintonia con la cultura antiautoritaria dell’epoca, che qualche anno prima con un salutare terremoto aveva iniziato a rigenerare la Mecca del Cinema che insensibile ai cambiamenti in corso sembrava in crisi[…]

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Quel “Nido del cuculo” a Menlo Park. Il filo rosso tra cultura psichedelica e Silicon Valley, da Ken Kesey a Stewart Brand a Steve Jobs
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