Dai defacciamenti ai DDoS, le tecniche rimangono le stesse, i membri di Anonymous invece cambiano

Aken e Otherwise sono tornati liberi. Fonti vicine ai due ragazzi, tra cui il padre di Valerio (Aken), hanno riferito a CheFuturo che i due giovani appartenenti alla schiera italiana di Anonymous hanno terminato gli arresti domiciliari prima delle vacanze di Natale.
Il 19 maggio 2015, con l’Operazione UnMask, il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) aveva arrestato i due hacktivisti, i quali erano stati posti agli arresti domiciliari con il divieto di usare Internet. Ai due, tra i vari reati contestati, come quello di accesso abusivo a sistema informatico e la divulgazione di dati sensibili, è stata contestata l’associazione a delinquere virtuale, legge per la prima volta applicata nel 2013 con l’operazione della Polizia Postale denominata Tango Down. Tornati in libertà i due giovani sono rientrati a lavoro.
Dopo questi arresti la schiera italiana di Anonymous ha conosciuto un lungo momento di[…]

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