Il 12 gennaio 2016 la Corte europea dei diritti umani ha deciso la liceità del licenziamento in seguito al ricorso di un ingegnere romeno. Lo stesso veniva licenziato per inadempimento contrattuale, provato anche dall’utilizzo per fini personali, in orario di lavoro, della mail aziendale.
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Più precisamente si trattava di un utilizzo, che risale al 2007, dello Yahoo Messenger aziendale, per scopi personali e per il quale il dipendente venne licenziato.
Secondo il Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali Antonello Soro, che si è espresso sulla vicenda con un articolo sull’Huffington Post datato 13 gennaio 2016 e riportato sul sito dell’autorità stessa con la pronuncia,
la Corte si è limitata a ritenere non irragionevole il bilanciamento tra privacy dei dipendenti ed esigenze datoriali,
Equilibrio affermato dalla giurisdizione romena e non la completa liceità dei controlli delle mail da parte[…]
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