Su Web i tesori dell’Archivio Ricordi diventano (veramente) patrimonio di tutti


Più di 400 ritratti di cantanti, compositori e librettisti, c’è la documentazione scenica per Aida di Giuseppe Verdi, dai figurini e bozzetti per la prima europea del 1872 all’edizione art nouveau di Attilio Comelli alla Scala nel 1904. Ci sono i disegni di Adolf Hohenstein per la prima assoluta della Bohème di Giacomo Puccini (Torino 1896). E i disegni di Giuseppe Palanti per il Romeo e Giulietta di Charles Gounod. Il bozzetto La Foresta di Fontainebleau di Carlo Ferrario per Don Carlo di Giuseppe Verdi. Questi sono alcuni dei documenti iconografici (in tutto oltre 13 mila) che testimoniano la storia dell’opera italiana, custoditi dall’Archivio Storico Ricordi a Milano, e che possono essere visualizzati e consultati in digitale sul portale. Collezione Digitale, questo il nome del progetto che porterà alla graduale digitalizzazione dell’archivio e alla completa fruizione online di documenti considerati unici: nei prossimi anni, oltre alla raccolta iconografica, saranno[…]

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