Segnalo, préténdo.

Facebook censura la pagina del documentario sul porno italiano Porno e libertà di Carmine Amoroso ed è subito oscurantismo e medioevo.
Facebook chiude il profilo personale del sindaco di Rovigo, un omofobo ignobile come tanti, ed è subito democrazia e giustizia.
A parità di oscuramento, l’effetto e il significato sono estremamente diversi ma soprattutto chi attua i procedimenti è la stessa organizzazione, che rimane sempre un’azienda privata.
Segnalando pagine, persone, post a Facebook, noi demandiamo ad un’azienda il compito di decidere cosa sia lecito vedere e cosa no e Facebook di certo non è un soggetto neutro.
Per dirne una, non troppo tempo fa è venuta fuori la notizia che le notizie riguardanti i conservatori venivano messe in disparte, se non proprio censurate.
The rise of Facebook as a dominant player in news has already worried some media watchers who are concerned the social network could become too powerful and set the[…]

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