I Contenuti Virali, secondo BuzzFeed

Secondo una recente ricerca di Microsoft, la capacità di attenzione dell’essere umano è oggi più corta di quella di un pesce rosso: dai 12 secondi del 2000, agli 8 secondi odierni.
Catturare l’attenzione di un utente è quindi sempre più difficile, e gli editori online hanno sviluppato raffinate strategie per creare titoli che possano essere cliccati, che portano poi a contenuti che si spera vengano viralizzati il più possibile: a tal proposito ti suggerisco la lettura dei casi di Upworthy e ViralNova, per scoprire le tecniche utilizzate da questi 2 notissimi “siti virali”.
Un altro grosso player – forse il più noto – nel settore dei viral content è BuzzFeed. Una ricerca di Fractl ha analizzato i dati dei 100 articoli più condivisi su BuzzFeed fra il Marzo del 2015 e il Marzo del 2016, esaminando il numero delle parole e delle immagini, e classificando i contenuti in 11 diverse aree tematiche. Ne è emerso che:
1. I contenuti virali sono (spesso) brevi[…]

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