Da marzo finalmente lo SPID è una cosa che esiste. L’identità digitale unica, quel PIN che permetterà a tutti i cittadini di accedere con un solo username e una sola password ai servizi della PA, non è più infatti solo un programma o un auspicio. Nonostante la presentazione l’8 marzo al Dipartimento della Funzione Pubblica e dopo che dal 15 marzo Inps, InfoCert, Poste Italiane e Tim, hanno iniziato a rendere disponibili le prime identità digitali, non si ferma il lavoro sul campo per avvicinare i cittadini ai servizi digitali della PA. Si comincia dai futuri pensionati (secondo i dati Istat, nel 2014 erano 16,3 milioni).
Succederà questo. Inps, in collaborazione con AgID, invierà a casa di 7 milioni di lavoratori le buste (arancioni) con la previsione della loro pensione futura. L’iniziativa si chiama Cittadino Digitale e consentirà di sensibilizzare i contribuenti, non ancora in possesso di strumenti per l’accesso ai servizi on line, sui vantaggi della digitalizzazione.
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